lunedì 18 giugno 2007

Produzione agroalimentare italiana e campana in Russia

CASARTIGIANI NAPOLI:INCOMING ECCELLENZA CAMPANA E LE POTENZIALITA’ RUSSE

AGROALIMENTARE CAMPANO, AUMENTARE EXPORT VERSO RUSSIA Vini e spumanti, salumi e formaggi italiani conquistano i russi, ma il ‘Made in Italy’ puo’ migliorare ancora la vocazione all’export. Cosi interviene a margine del convegno organizzata da Casartigiani Napoli, sulle potenzialita’ con il mercato russo, il rappresentante della D.G.Q. del Mipaaf, Rosario Lopa. Il mercato russo, sottolinea Lopa, e’ infatti in espansione: nel 2006 le esportazioni agroalimentari italiane verso Mosca hanno fatto registrare un aumento del 25%. Ottime le performance di vini e spumanti (+ 79%), salumi (+55%) e formaggi (+44%). Prosegue cosi il processo di internazionalizzazione e si rafforza il percorso che vede le maggiori fiere italiane impegnate insieme in iniziative di promozione all'estero dell'agroalimentare. Dopo Cina e Giappone, precisa l’esponente del Mipaaf, adesso la Russia. La strada dell’internazionalizzazione e’ l’unica percorribile e va sostenuta con ogni sforzo, sostiene il rappresentante della D.G.Q. del Mipaaf. L' agroalimentare italiano, in termini di valore aggiunto generato, rappresenta il secondo comparto produttivo del Paese. L’Italia e’ fortemente interessata a cooperare con la Russia attraverso joint ventures, trasferimenti di tecnologie e macchinari e con attivita’ comuni nel campo della ricerca scientifica e sperimentale. Questo mercato rappresenta una grande opportunita’ per il nostro agroalimentare. Per questo, iniziative come Vinitaly e Cibus, che puntano sulla qualita’, sono molto importanti: presentano e portano sui mercati stranieri l’agroalimentare italiano e nello stesso tempo migliorano l’organizzazione e allargano l’offerta perche’ i nostri prodotti siano sempre di piu’ sugli scaffali stranieri dove i consumatori li richiedono. Questo mercato rappresenta una grande opportunità per il nostro agroalimentare. Da qualche settima, spiega Lopa, è partita l’iniziativa in diversi ipermercati dove e’ in corso l’iniziativa ‘Auchan per il Made in Italy’; in questa giorni infatti, la catena distributiva presente in Italia, mettera’ sugli scaffali della Russia una promozione specifica dei prodotti di qualita’ dell’agroalimentare italiano. Difficile immaginarlo, eppure in Russia si ama sempre di più la vodka italiana. Pur essendo storici produttori del liquore che è da sempre uno dei simboli dell'ex impero sovietico, i russi hanno scoperto la vodka Made in Italy, il cui valore delle esportazioni è quasi raddoppiato (+83 per cento) con una stima di ventimila bottiglie vendute entro la fine del 2006. Un vero exploit che rappresenta anche un esempio emblematico delle opportunità che il mercato russo è in grado di offrire ai prodotti italiani, che sempre di più godono di apprezzamento e simpatia tra i cittadini. Prodotti considerati a tutti gli effetti degli status symbol e destinati a pochi fortunati, che tuttavia sembrano destinati ad imporsi nelle abitudini di vita di un numero crescente di russi. Basti pensare che nei primi sette mesi del 2006, secondo i dati Istat, si è registrato un consistente aumento della presenza di alimenti italiani come olio di oliva (+60 per cento), pasta (+17,7 per cento) e formaggi (+54,6 per cento), soprattutto parmigiano e grana padano. Attualmente la classifica dei prodotti italiani più acquistati dai russi vede al primo posto i vini, seguiti dalle carni, dall'uva da tavola, dal caffè e dalla pasta. Secondo l’esponente del Mipaaf , la riorganizzazione delle filiere per la commercializzazione all'estero è un passo indispensabile per traghettare l'export agroalimentare italiano oltre la soglia del 15% in valore, e cogliere così le grandi opportunità di domanda presenti nei mercati globali. Il flusso delle esportazioni verso la Russia è in aumento, ma devono essere risolte le difficoltà di accesso ai canali commerciali. Il mercato russo rappresenta una grande opportunità per il Made in Italy e per le catene estere della grande distribuzione. Portare i prodotti e l'immagine dell'Italia nel mondo, diffonderli, difenderli e valorizzarli - ha concluso il Lopa - è una delle chiavi strategiche per lo sviluppo del sistema Paese.

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