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mercoledì 31 ottobre 2007
Rating dell'attrattvità degli investimenti nelle regioni russe
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Menu: Russia, Statistiche
STEPS FROM TUSCANY: LE SCARPE TOSCANE A MOSCA

In scena, 20 prodotti made in Tuscany (tra calzature e borse) e nove artisti diretti dal coreografo di fama internazionale Giorgio Rossi che, nella sua carriera, ha collaborato con personaggi di valore mondiale quali Terry Gillian, Lindsay Kemp, Andrea Pazienza, Bernardo Bertolucci, Jon Balke, Stefano Benni, Paolo Damiani, Paola Turci, Lucia Poli, Paolo Fresu.
Organizza Toscana Promozione – l’Agenzia di promozione economica della Toscana – con la collaborazione dell’Istituto nazionale per il Commercio Estero (Ice), dell’Associazione Nazionale Calzaturifici Italiani (Anci) e la direzione artistica della Divisione Eventi dell’Agenzia “Mpr - Comunicazione Integrata” di Roberto Rondinelli.
Il mercato e i numeri
l La Toscana è la 5ª regione italiana per esportazioni di calzature in Russia e la 6ª per la pelletteria: una delle pochissime regioni italiane che può vantare una forte presenza produttiva in tutti i comparti del sistema moda. E tra queste spiccano quelle della pelletteria e delle calzature, entrambe protagoniste a Mosca, proprio dal 23 al 26 novembre, della fiera di settore Obuv Mir Kozhi.
In Toscana, nei comparti calzature e pelletteria, sono attive complessivamente circa 6750 imprese, per un totale di circa 33.700 addetti. Si tratta, principalmente, di aziende di piccole e medie dimensioni: il 91,5% non supera i 6 addetti, il 19,2% ne ha tra 6 e 19, e solo lo 0,2% supera i 100. Nel 2005 il settore delle calzature e della pelletteria della Toscana ha fatto registrare oltre 6miliardi di euro di fatturato.
Tra i paesi dove, negli ultimi anni, le calzature e la pelletteria toscane sembrano riscuotere un crescente successo, troviamo ai primi posti la Russia. Qui, nello scorso anno, la regione italiana ha esportato, infatti, calzature per un valore di oltre 16 milioni e 370mila euro (+34,3% sul 2005) e pelletteria per circa 6milioni e 680mila euro, il 76,5% in più del 2005.
Un trend positivo confermato anche dai dati relativi al primo semestre 2007 nel quale, rispetto allo stesso periodo del 2006, le esportazioni toscane in Russia per questi due comparti sono cresciute, rispettivamente del 15,6% e del 73,3%. Cifre che fanno della Toscana la 5ª regione italiana per le esportazioni di calzature in Russia e la 6ª per la pelletteria.
Fonte: http://www.viaroma100.net/
martedì 30 ottobre 2007
Banca Intesa e SACE: 75 milioni di finanziamenti per l'internazionalizzazione
Roma, 1° ottobre 2007 – Grazie all’intesa siglata tra SACE e Banca Popolare di Sondrio è nato IMPRESA SENZA CONFINI: un plafond di € 75 milioni per finanziamenti a medio e lungo termine con garanzia SACE a cui potranno accedere imprese di piccole e medie dimensioni (con fatturato fino a € 250 milioni), per i propri progetti di internazionalizzazione. I finanziamenti, che presentano il “valore aggiunto” della garanzia SACE per il 70% dell’importo, potranno avere durata da 3 a 6 anni e potranno essere richiesti per qualsiasi operazione legata alla crescita delle aziende italiane sui mercati internazionali: dall’acquisizione di partecipazioni in imprese estere, all’acquisto di impianti o di licenze, alle attività promozionali o di ricerca fino alle spese di apertura di una nuova sede, costi sostenuti per pubblicità o attività di distribuzione all’estero. Attraverso questa convenzione, si rafforzano le sinergie tra Banca Popolare di Sondrio e SACE per promuovere e diffondere prodotti e servizi presso le imprese clienti della Banca. L’Istituto di Credito, presente con una fitta rete di filiali nel nord Italia (in particolare in Lombardia) e a Roma, ha quote di mercato rilevanti nel settore estero.
«La Popolare di Sondrio – ha dichiarato Piero Melazzini, Presidente e Consigliere delegato di Banca Popolare di Sondrio – da sempre attenta alle necessità degli operatori economici, dedica sforzi crescenti al sostegno dei processi di internazionalizzazione della clientela supportandola anche con prodotti e servizi innovativi. In tale contesto si colloca l’accordo concluso con SACE, volto a fornire supporti creditizi alle aziende impegnate nella delicata fase di apertura o di consolidamento di attività sui mercati esteri.»
«Con la firma di questo accordo di convenzione con Banca Popolare di Sondrio – ha aggiunto Simonetta Acri, Direttore Business Italia di SACE – contiamo di offrire uno strumento competitivo a sostegno della forte vocazione all’internazionalizzazione delle imprese del territorio in cui l’Istituto è radicato.»
Per informazioni:
Sace – Società di assicurazione per il credito alle esportazioniTel: 06 6736376Fax: 06 6783851E-mail: comunicazione@sace.it
Fonte: http://www.sace.it/
lunedì 29 ottobre 2007
L’inflazione fa calmierare i prezzi degli alimentari in Russia

Il patto, che dovrebbe rimanere in vigore sino al febbraio 2008, è limitato ad alcune qualità di pane, latte, uova e olio di semi. Nel mese di settembre tali categorie merceologiche hanno subito aumenti che vanno dal 7,5 al 13 p.c, mentre aumenti minori, ma comunque al di sopra del tasso programmato d’inflazione, hanno interessato oltre il 90% del paniere alimentare.
All’accordo fanno eco le misure adottate a livello regionale in numerosi soggetti della Federazione. Le autorità locali sono infatti decise ad utilizzare la leva normativa per porre limiti ai massimali di mark-up applicabili da rivenditori al dettaglio dei prodotti alimentari.
L’inflazione programmata dal governo per l’anno 2007 è pari all’8 p.c., un punto sotto al dato del 2006. Negli ultimi giorni, il Ministero per lo sviluppo economico ha ammesso che sarà impossibile rispettare tale soglia, visto che già oggi l’aumento medio dei prezzi registra un valore del 7,5 p.c. su base annua, con un balzo record dello 0,8 p.c. nel solo mese di settembre. Tali dinamiche non venivano registrate in Russia dal lontano 2000. In seno all’esecutivo vengono ora valutate le possibili misure riparatrici, dagli interventi restrittivi nella legislazione antimonopolistica, che riducano dal 35 al 20% la quota massima di un operatore nel mercato della distribuzione, a un significativo aumento del dazio sull’esportazione del grano, agli aiuti fiscali ai coltivatori.
Qualsiasi strumento venga adottato, la sua efficacia sarà messa a dura prova dal deciso aumento dei prezzi mondiali dei cereali e, sul fronte interno, dalla crescita della massa monetaria imputabile alle quotazioni record dei vettori energetici. Anche alla luce dell’inevitabile espansione della spesa pubblica in vista delle tornate elettorali, il rischio che il paese entri in una spirale inflazionistica è elevato. Solo un radicale potenziamento del settore primario potrà costituire una soluzione valida a lungo termine.
Menu: Agroalimentare, Russia, Statistiche
venerdì 26 ottobre 2007
Mantova, 11 imprese in missione in Russia

Per informazioni: Camera di Commercio di MantovaTel: 0376 2341Fax: 0376 234234E-mail: info@mn.camcom.it
giovedì 25 ottobre 2007
"Crediti documentari", due seminari sulle nuove norme 2007 a Lodi e Pavia
Per informazioni:
Paviaform – Azienda Speciale Camera di Commercio di PaviaTel: 0382 393271Fax: 0382 393270E-mail: paviaform@pv.camcom.it
mercoledì 24 ottobre 2007
Un corso per Esperto nei processi di internazionalizzazione delle PMI

Il corso di alta specializzazione, tenuto in gran parte da docenti della Facoltà di Economia di Ancona, si propone di formare figure che, con la loro professionalità, saranno in grado di collaborare con l’imprenditore nella ridefinizione della propria mission, nell’esplorazione strategica dei mercati emergenti, con particolare attenzione alla creazione nel mercato estero di reti e organizzazioni di vendita e al miglioramento dei servizi di assistenza pre e post-vendita di prodotti e servizi.Il corso, della durata complessiva di 800 ore, è rivolto ai diplomati e ai laureati, nel settore in cui si innesta la specializzazione e in particolare in almeno uno dei seguenti ambiti: commerciale, economico e del marketing, ecc…. In alternativa, i partecipanti, almeno diplomati che non posseggono un titolo di studio pertinente, devono aver maturato un’esperienza di almeno tre anni nella gestione e/o amministrazione aziendale. Al termine delle lezioni in aula è previsto uno stage aziendale che permetterà a ciascun allievo di misurarsi e prendere confidenza con un ambiente di lavoro reale. Al superamento dell’esame finale verrà rilasciato un attestato di specializzazione. La domanda di partecipazione dovrà essere spedita tramite raccomandata A/R entro il 26/10/2007 (farà fede il timbro postale)
Lodi, al via il corso in “Procedure e tecniche di commercio estero”

Lunedì 19 novembre 2007: “Web marketing per l'internazionalizzazione”.
Per informazioni:Camera di Commercio di LodiTel: 0371 45051Fax: 0371 431604E-mail: urp@lo.camcom.it
Nuovo hub logistico ad Omsk

Città principale della Siberia sino alla metà del secolo XX, centro di industrie belliche nell’epoca sovietica, oggi Omsk (1.150.000 ab.), è una vivace metropoli, che presenta una buona crescita economica ed è sede di importanti attività produttive e di numerose fiere.
Il costante aumento del volume delle merci in transito, pari al 6-8% annuo, la crescita degli scambi internazionali, il posizionamento strategico sulla Transiberiana, sono i presupposti che potrebbero consentire ad Omsk di divenire un crocevia di primaria rilevanza nei flussi merci dall’Asia all’Europa. In tal senso si è espresso anche il presidente della Camera di Commercio e dell’Industria della Federazione Russa, Evghenij Primakov.
martedì 23 ottobre 2007
Nuovo collegamento Bologna-Mosca

"Presidiare il mercato russo e intercettare i segmenti di traffico business e leisure di questo mercato veloce e dinamico": si esprime così Giuseppe Russo, direttore commerciale di Eurofly, a proposito del nuovo volo Bologna-Mosca, operativo dal 4 marzo 2008. “Il collegamento per Mosca – ha spiegato il direttore generale dell’aeroporto di Bologna Armando Brunini – risponde ad una precisa domanda del nostro tessuto imprenditoriale, che già oggi ha avviato un fitto intreccio di scambi commerciali con l’area russa. L’Emilia-Romagna, infatti, è la seconda regione d’Italia per valore delle esportazioni nel Paese, con il 18,8% del totale del mercato italiano, mentre nell’ultimo anno le esportazioni dall’Emilia-Romagna alla Federazione Russa sono cresciute del 40,3%. Inoltre, è elevato il potenziale di turismo incoming, tenuto conto del fatto che i russi pongono l’Italia al quarto posto al mondo tra le destinazioni preferite”.
Dati commercio estero russo, gennaio-agosto 2007
venerdì 19 ottobre 2007
Russia è la nuova Mecca degli orafi

giovedì 18 ottobre 2007
AGROALIMENTARE/ SALONE DEL VINO AL VIA IL 26 OTTOBRE

Secondo i dati Istat, infatti, nel primo semestre del 2007 l'export è cresciuto del 13% verso la Francia (43,2 milioni di euro), dell'11% in Germania (344 milioni), del 21% nel Regno Unito (205 milioni), dell'8% in Danimarca (42 milioni), del 17% in Svezia (34 milioni), 16% in Finlandia (7,5 milioni) e 7% in Austria (31 milioni). Fuori dall'Ue le esportazioni crescono eccezionalmente in Russia con un (+122 per cento, da 9 a 20 milioni di euro) e in Cina (+56% a quota 5,6 milioni). Incoraggiante la Norvegia (+19%), mentre crescono significativamente anche i due paesi dove il nostro vino è già tradizionalmente presente: gli Usa (+6% a 411 milioni di euro) e il Canada (+2% a 86 milioni).
Pessima congiuntura invece per il mercato italiano dove il vino sembra non riuscire più a decollare dopo la battuta di arresto del 2002. Con lievissime oscillazioni da zona a zona, le percentuali d'incremento non riescono a superare il 5% nel migliore dei casi, mantenendo invece una media del 3%. Il problema è quello della "confusione di nuove proposte - spiega l'organizzazione del salone - che cannibalizza ogni segmento di prezzo. Vanno bene i vini a denominazione, sia di fascia di prezzo bassa che alta, mentre restano in sofferenza i vini diprezzo medio, penalizzati dall'enorme abbondanza di nuove etichette".
Di questo si parlerà al convegno inaugurale dal titolo "Vino e finanza: le strategie per crescere". Nella stessa giornata si terrà anche il "Terzo forum sugli autoctoni: vitigni e vini", mentre a disposizione dei partecipanti saranno dei "laboratori del gusto di Slow Food", che ha scelto il Salone per presentare la sua "guida al vino quotidiano".
Russia Inc.
Risale al 9 ottobre l’incorporazione in “Rostechnologhii”, holding hi-tech, di “Rosoboronexport”, il gigante degli armamenti. Questa operazione è destinata a dar vita ad un organismo che avrà il controllo completo sulla produzione e sull’export del bellico e delle tecnologie russi. “Rosoboronexport”, già monopolista delle esportazioni militari, che generano un flusso annuo superiore ai 6 miliardi di dollari USA, ha conosciuto un notevole accrescimento dei propri attivi negli anni recenti. Oltre alla proprietà del 25% di “OAO Sukhoj” (jet militari e civili), esso controlla holdings nei settori dei componenti elettronici, degli esplosivi industriali, nonché della metallurgia, grazie all’acquisizione del 41% di “VSMPO-AVISMA”, leader mondiale nella produzione di titanio. Dal 2005, “Rosobornexport” detiene il pacchetto di maggioranza di “Avtovaz”, principale produttore di autovetture russo, con una quota di mercato pari al 25,6%, seppure in costante flessione. Tale partecipazione dovrebbe ora essere dimessa, ed è di pochi giorni fa l’annuncio di un accordo programmatico di collaborazione di “Avtovaz” con il Gruppo Fiat.
A distanza di poche ore, l’11 ottobre, la Duma votava la costituzione della corporazione di Stato “Rosatom”. Questa verrà creata sulla base dell’Agenzia Federale per l’energia atomica. Il cuore del patrimonio della nuova struttura è l’“AO Atomenergoprom”, che raccoglie oltre 55 imprese dal valore complessivo di 40-50 miliardi di dollari. “Rosatom” controllerà agglomerati nel campo della sicurezza radioattiva, degli armamenti nucleari, della ricerca di settore.
Al pari di “Rostechnologhii, “Rosatom” sarà gestito da Mosca attraverso fiduciari nel consiglio d’amministrazione, ma otterrà una completa indipendenza finanziaria. Le corporazioni statali istituite con legge federale godono infatti di uno status particolare: esse sono sottratte dal controllo immediato dell’esecutivo, i vertici sono nominati direttamente dal presidente, i profitti non devono essere ridistribuiti. Come già avvenuto nel settore energetico con “Gazprom” e “Rosneft”, alcuni osservatori ritengono che ora “Rostechnologhii” sia destinato a divenire il ministero ombra dell’industria, e che la sua influenza si estenderà non solo sul settore degli armamenti e hi-tech, ma interesserà l’export russo nel suo complesso, trasformandolo in un interlocutore obbligatorio per gli addetti all’attività di commercio estero. A metà di settembre, l’allora premier Mikhail Fradkov, espresse riserve sull’opportunità della fusione Rostecnloghii-Rosobornexport, perlomeno in tempi immediati. Ma tra le molte cose cambiate nelle ultime settimane, c’è anche il nome dell’ospite della casa bianca.
Redazionale da materiale http://www.bbcrussian.com/, http://www.finansmag.ru/, http://www.vedomosti.ru/.
Menu: Investimenti, Russia
Torino - Country presentation Uzbekistan - 24 ottobre

-impianti per l'agroindustria
-materiali per edilizia (piastrelle, lavorazione del marmo, produzione di infissi)
-gioielleria
-trattamento della pelle, del cuoio e industrie calzaturifici
-mobilifici
-tessile
-turismo.
Centro Estero per l'Internazionalizzazione PiemonteAnnalisa Gamba, Sonia Baldassarre
Tel.: 011 6700 639 / 626Fax: 011 6965 456
E-mail: annalisa.gamba@centroestero.org mailto:sonia.baldassarre@centroestero.org
Fonte: Sprint Piemonte (www.intersportello-piemonte.it)
lunedì 15 ottobre 2007
La Serbia paese ospite a Moliseinfiera

All’interno dello stand Paese Ospite, sarà possibile conoscere le caratteristiche socio-culturali della Serbia, grazie alla presenza di istituzioni locali, e il suo tessuto economico-produttivo, con la presenza di numerose aziende serbe, partecipanti alla missione imprenditoriale in-coming dell’area balcanica, organizzata dall’Unioncamere Molise. La presenza degli operatori stranieri va oltre l’evento Moliseinfiera, poiché sono previste delle visite aziendali presso le imprese molisane appartenenti ai settori di interesse degli operatori stranieri ed è al vaglio la possibilità di organizzare degli incontri one-to-one tra gli operatori economici molisani e le potenziali controparti estere.
La Serbia si trova al centro dell’area di libero scambio dei Balcani, che comprende un mercato di 55 milioni di persone, geograficamente collocata in una posizione strategica, all’intersezione dei due importanti corridoi europei n. VII e X che attraversano la regione collegandola con l’Europa Occidentale e l’Europa del Nord, con la Russia, l’Ucraina, il Medio Oriente e l'Asia Centrale.
La Serbia, inoltre, è l’unico Paese, al di fuori della Comunità di Stati Indipendenti (CSI) ad avere un trattato di libero scambio con la Federazione russa, che le consente l’accesso, con il pagamento di appena l’1% sul valore dei beni esportati, a un mercato di 150 milioni di consumatori e produrre in Serbia garantisce l’accesso privilegiato a numerosi mercati, a cominciare da quelli dell’Unione europea.
Le riforme politiche, economiche e sociali attuate nell’Europa del Sud-est hanno creato un mercato in rapido sviluppo con un considerevole potenziale di crescita futura, che registra la presenza di otto milioni di abitanti – che arrivano a dieci se si prende in considerazione il Kossovo - di cui due milioni nella capitale Belgrado, con abitudini e preferenze metropolitane ed una radicata tradizione di sensibilità per i prodotti italiani. Nei primi otto mesi del 2006 l’Italia si è posizionata quale secondo partner commerciale della Serbia, con un interscambio complessivo di 996 milioni di euro, costituito da 543 milioni di euro di esportazioni (+ 22,5% rispetto all’anno precedente ) e da 452 milioni di euro di importazioni. Più in dettaglio, le principali voci del nostro export nei primi otto mesi del 2006 in Serbia sono state: Macchine di impiego generale, con 51 milioni di euro (+ 10,8%); Filati, tessuti e altri prodotti tessili, con 51 milioni euro (+ 24,6%); Veicoli con 51 milioni di euro (+ 114,8%); Macchine per impieghi speciali, con 40 milioni di euro (+38,7%); Pelle e pelletteria, con 37 milioni di euro (+12,8%); Abbigliamento, con 33 milioni di euro (+ 36,8%). (Fonte: Ente per la Statistica della Serbia).Nel 2004 il PIL e’ aumentato del 7,5% rispetto al 2003 e nel 2005 la crescita e’ proseguita al ritmo del 6,5%.
Due sono le misure introdotte negli ultimi anni dal governo Serbo per creare un ambiente economico favorevole per gli investimenti esteri: la Legge sulle Privatizzazioni e la Legge sugli Investimenti Esteri. La Legge sulle Privatizzazioni ha posto le condizioni per le riforme economiche che lascia presupporre un ottimale sviluppo del settore industriale, processo che interesserà tutte le persone giuridiche a capitale di proprietà socializzata o statale. La Legge sugli Investimenti Esteri consente l’importazione in esenzione dal pagamento dei dazi doganali di macchinari, capitali fissi e altri materiali necessari all’investimento.
Vi sono pertanto condizioni particolarmente favorevoli per le aziende italiane orientate a delocalizzare le proprie produzioni o ad effettuare investimenti, attratte dalla possibilità di beneficiare di un notevole vantaggio competitivo, per il basso costo di una manodopera mediamente qualificata ed i bassi costi di trasporto dovuti alla contiguità geografica del paese rispetto all’Italia. Tra i settori al momento più interessanti si posiziona l’agroindustria: il Paese, infatti, ha notevoli risorse naturali, una buona tradizione produttiva e, nello stesso tempo, presenta la necessità di ammodernare ed espandere la propria agroindustria. Altro settore di potenziale interesse è l’industria della trasformazione di frutta e verdura, acque minerali e bevande non alcoliche, allevamento delle lumache, macchine agricole.Il Paese e’ dotato di notevoli risorse naturali, fattore, questo, che contribuisce significativamente a rendere competitiva l’industria del legno e del mobile. Le aree più importanti sono al riguardo le pianure della provincia autonoma di Vojvodina (presente a “Moliseinfiera”), in cui vi sono condizioni favorevoli in particolare per il pioppo e la quercia, e le regioni montuose della Serbia centrale, che presentano caratteristiche climatiche adatte allo sviluppo di latifoglie, faggio in particolare.
http://www.altromolise.it/
Zuegg punta alla Russia con l’aiuto di Unicredit
Menu: Agroalimentare, Investimenti, Russia
venerdì 12 ottobre 2007
Finanziamenti ed agevolazioni per chi investe in Kazakistan.
giovedì 11 ottobre 2007
La Russia conquistata dal mobile made in Italy

All'evento è stato dato ampio spazio nei mezzi di comunicazione russi e italiani, come conferma l'articolo de IlGiornale sotto integralmente riportato:
Mosca, contributi alle aziende lombarde in missione con Promos a Mettalloobrabotka 2008

Per informazioni: Promos – Azienda speciale Camera di Commercio di MilanoManuela Reina Tel: 02 8515 5203 Fax: 02 8515 5227 E-mail: reina.manuela@mi.camcom.it
mercoledì 10 ottobre 2007
La Russia abolisce i divieti all’importazione dei vini moldavi

Le importazioni della produzione enologica moldava vennero bloccate nel marzo 2006, per il presunto mancato raggiungimento degli standard qualitativi. Un divieto analogo fu applicato anche alla produzione proveniente dalla Georgia. Tali misure ebbero un notevole impatto sulle economie delle piccole repubbliche, in cui il settore vinicolo occupa un ruolo preminente, con l’export fortemente orientato alla Russia, mercato storico che arrivava ad assorbire oltre l’80% delle bottiglie prodotte.
L’abolizione del divieto è stata formalmente raggiunta nel corso dell’ultimo summit CSI di Dushanbe, dopo che nel corso dell’estate 2007, i funzionari del Rospotrebnadzor (Ente federale di controllo dei diritti del consumatore e della sanità), avevano eseguito controlli sui 15 maggiori produttori moldavi, approvando 258 etichette campione sulle 301 analizzate.
Il ritorno dei vini moldavi sulle tavole russe è accompagnato da un aumento del loro prezzo medio rispetto al posizionamento precedente il bando del 2006. Per Valeri Mironesku, direttore generale dell’Agenzia agro-alimentare “Moldova-Vin”, gli aumenti riflettono la migliorata qualità del prodotto, dato che dovrebbero arrivare in Russia solo le bottiglie di categoria superiore.Il mercato del vino della Federazione ha ormai raggiunto una certa maturità e le preferenze del consumatore si orientano sul prodotto della fascia medio-alta. In particolare, riscuotono un successo sempre maggiore le produzioni del Sud America, che offrono un’eccellente qualità a fronte di prezzi competitivi.
È quindi difficile prevedere se le etichette moldave, che pure scontano un’immagine prodotto assai bassa, sapranno riconquistare le quote di mercato possedute prima dell’embargo russo. Ciò sia per l’evoluzione dei gusti, sia per numerosi competitors entrati in tutti i segmenti del mercato.
Certamente, esse non rappresenteranno il principale concorrente per il produttore italiano che, nonostante la forte crescita dei volumi degli ultimi anni, è ancora orientato alle fasce medio superiori e premium.
Redazionale.
Da materiale http://www.bbcrussian.com/ del 09-10-2007, http://www.newsru.com/, http://www.foodmarket.spb.ru/, http://www.rbc.ru/.
martedì 9 ottobre 2007
Ancona: incoming agroalimentare di buyer russi

Per informazioni: Ancona PromuoveSilvia BerlutiTel. 071 2072913 e-mail:
lunedì 8 ottobre 2007
MONDADORI: MENSILE 'INTERNI' DA OGGI ANCHE IN RUSSIA

Veneto: corso sui documenti commerciali, contabili e di trasporto con l’estero

Per informazioni:Fondazione Giacomo Rumor - Centro Produttività VenetoTel. 0444 994700Fax 0444 994710 e-mail: info@cpv.org
sabato 6 ottobre 2007
Traduzioni gratuite on line dal russo e viceversa
Menu: Risorse internet, Russia
Unione dognanale nella zona EURASES

Menu: Bielorussia, CSI, Kazakistan, Kirghizstan, Russia, Tagikistan, Uzbekistan