
L’investimento previsto è pari a 20 miliardi di dollari, per una lunghezza complessiva superiore ai 9 mila chilometri e una capacità di transito di 30 miliardi di metri cubi all’anno. La parte occidentale del gasdotto sarà completata entro il 2009, mentre bisognerà attendere il 2011 per la consegna del tratto orientale.
Il progetto verrà interamente realizzato dal gigante cinese degli idrocarburi PetroChina Ltd., controllato dalla corporazione di stato China National Petroleum Corporation (CNPC). La costruzione del gasdotto si inserisce nel più ampio sistema di accordi, siglati nel 2007 tra la Cina, il Turkmenistan e il Kazakistan, nei settori dell’esplorazione, estrazione e distribuzione dei giacimenti di gas turkmeni.
I sempre più forti legami tra Pechino e Aşgabat nel settore energetico, hanno suscitato un certo allarme tra gli analisti di settore: la Russia, principale fornitore di gas dell’Europa, ne acquisisce una quota rilevante proprio dalla vicina repubblica centro asiatica. Non pochi si chiedono, se le riserve del Turkmenistan saranno sufficienti a soddisfare la domanda del Vecchio Continente e la crescente sete di energia del Dragone cinese.
Redazionale, da materiale http://top.rbc.ru
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