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Tali valutazioni emergono dai dati presentati dal Ministero dello sviluppo economico e del commercio (MERT) e dal Rosstat.
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Nel mese di marzo, la crescita del PIL russo è stata pari a 7,8 p.c. (+8 p.c. nel primo trismestre), e di un valore identico sono aumentati i redditi reali della popolazione (+10 p.c. nel trimestre). Nello stesso periodo, gli investimenti in capitale sono cresciuti del 20 p.c., mentre il commercio al dettaglio ha segnato un incoraggiante + 16,7 p.c.
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A questi dati positivi si contrappongono la sostenuta accelerazione delle importazioni e i timori per un'inflazione che rischia di uscire dal controllo.
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E' ancora difficle valutare come saprà reagire l'economia russa a queste sfide, ma Mosca non può più nascondere la propria preoccupazione per il surriscladamento del sistema. Il dato certo è che un'ulteriore peggioramento della bilancia commerciale renderà indispensabile la svalutazione del rublo, restringendo ancor più i margini di manovra.
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Redazionale, da materiali http://www.rian.ru/, http://www.bbcrussian.com/
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