L’introduzione nel territorio di un altro Stato di programmi e applicazioni software è un fenomeno che accompagna naturalmente lo sviluppo della società dell’informazione. Le occasioni più ovvie di questa pratica sono rappresentate dalle regolari operazioni di importazione finalizzata alla vendita, dall’aggiornamento dei software aziendali, nonché dall’introduzione di materiali dimostrativi in occasione di fiere e presentazioni.
Nell’ordinamento della Federazione Russa, la classificazione ai fini doganali del materiale software non opera distinzioni in base alla tipologia di applicativi (sistemi operativi, programmi di installazione, versioni dimostrative), bensì in base al supporto materiale contente l’applicazione.
Così, le applicazioni informatiche su supporto magnetico (dischetti da 3,5” e da 5”), su supporto ottico a lettura laser (CD-Rom), o su supporto digitale (DVD, Blue Ray, HD-DVD) sono classificate dalla nomenclatura doganale nel gruppo merceologico 8523 (dischi, nastri magnetici, supporti solidi non alimentati e altri supporti per la registrazione di dati e di suono).
I dati su supporto magnetico sono soggetti a un’aliquota dognale del 10%, quelli su supporto ottico e digitiale – a una del 15%.
Per quanto concerna le applicazioni software introdotte nel territorio russo attraverso canali di comunicazione informatica (Internet), essi non rientrano nella definizione di “merce” o “mezzo di trasporto” come qualificati dal Codice Doganale della Federazione Russa e dalla Legge federale N 164 sui “Principi della regolamentazione statale dell’attività economica con l’estero”, e non sono quindi soggetti alla dichirazione doganali e/o all’adempimento di altre formalità. Tale interpretazione trova conferma nella Lettera della Direzione legale del servizio federale delle dogane della Federazione Russa del 17 marzo 2007 “Sull’espletamento delle formalità doganale nei confronti delle informazioni trasmesse attraverso la rete Internet”.
Nell’ordinamento della Federazione Russa, la classificazione ai fini doganali del materiale software non opera distinzioni in base alla tipologia di applicativi (sistemi operativi, programmi di installazione, versioni dimostrative), bensì in base al supporto materiale contente l’applicazione.
Così, le applicazioni informatiche su supporto magnetico (dischetti da 3,5” e da 5”), su supporto ottico a lettura laser (CD-Rom), o su supporto digitale (DVD, Blue Ray, HD-DVD) sono classificate dalla nomenclatura doganale nel gruppo merceologico 8523 (dischi, nastri magnetici, supporti solidi non alimentati e altri supporti per la registrazione di dati e di suono).
I dati su supporto magnetico sono soggetti a un’aliquota dognale del 10%, quelli su supporto ottico e digitiale – a una del 15%.
Per quanto concerna le applicazioni software introdotte nel territorio russo attraverso canali di comunicazione informatica (Internet), essi non rientrano nella definizione di “merce” o “mezzo di trasporto” come qualificati dal Codice Doganale della Federazione Russa e dalla Legge federale N 164 sui “Principi della regolamentazione statale dell’attività economica con l’estero”, e non sono quindi soggetti alla dichirazione doganali e/o all’adempimento di altre formalità. Tale interpretazione trova conferma nella Lettera della Direzione legale del servizio federale delle dogane della Federazione Russa del 17 marzo 2007 “Sull’espletamento delle formalità doganale nei confronti delle informazioni trasmesse attraverso la rete Internet”.
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2) L’espletamento delle formalità doganali
Nel corso dell’espletamento delle formalità doganali finalizzate all’introduzione nel territorio della Federazione Russa di supporti contenenti applicazioni software, è necessario soffermarsi sulla corretta dichiarazione del valore doganale, nonché sulla definizione della destinazione d’uso dell’applicazione.
Il primo punto è di maggiore importanza, in quanto la dichiarazione del valore doganale opera da base per il calcolo e il successivo pagamento dei diritti doganali. De facto, la dichiarazione del valore rispecchia il costo complessivo a carico dell’acquirente, al momento dell’introduzione del supporto nel territorio della Federazione Russa.
In ottemperanza alle disposizioni dell’art. 19 della Legge federeale “Sulla tariffa doganale”, partecipano alla definizione del valore doganale tutti i costi sostenuti da compratore, ivi compresi i costi di trasporto, assicurazione, imballaggio, nonché i costi per l’acquisto di licenze e diritti sulla proprietà intellettuale. Le autorità doganali possono richedere al dichiarante la giustificazione documentale di ogni spesa sostenuta nell’acquisto di applicazioni informatiche.
Il secondo punto rileva in quanto l’introduzione di applicazione informatiche nel territorio russo può soggiacere alle limitazioni previste per i beni e le tecnologie a duplice uso. Per una corretta definizione delle applicazioni informatiche, si ritiene quindi opportuna la presentazione alle autorità della documentazione tecnica originale, accompagnata dalla traduzione in russo. E altresì consigliabile completare la richiesta per l’espletamento delle formalità doganali con la descrizione dettagliata della destinazione d’uso dell’applicazione destinata all’importazione, specificando nella dichiarazione doganale l’uso civile della stessa.
Infine, prima di introdrurre in Russia applicazioni informatiche, è consigliabile effettuare una verifca presso il registro della proprietà intellettuale, disponibile alla consultazione sul sito del Servizio doganale (http://www.customs.ru/). Va osservato come, nelle ipotesi di introduzione di programmi software registrati nel territorio della Federazione Russa senza il preventivo consenso del titolare dei diritti, le autorità doganale possono procedere al fermo del materiale importando.
Nel corso dell’espletamento delle formalità doganali finalizzate all’introduzione nel territorio della Federazione Russa di supporti contenenti applicazioni software, è necessario soffermarsi sulla corretta dichiarazione del valore doganale, nonché sulla definizione della destinazione d’uso dell’applicazione.
Il primo punto è di maggiore importanza, in quanto la dichiarazione del valore doganale opera da base per il calcolo e il successivo pagamento dei diritti doganali. De facto, la dichiarazione del valore rispecchia il costo complessivo a carico dell’acquirente, al momento dell’introduzione del supporto nel territorio della Federazione Russa.
In ottemperanza alle disposizioni dell’art. 19 della Legge federeale “Sulla tariffa doganale”, partecipano alla definizione del valore doganale tutti i costi sostenuti da compratore, ivi compresi i costi di trasporto, assicurazione, imballaggio, nonché i costi per l’acquisto di licenze e diritti sulla proprietà intellettuale. Le autorità doganali possono richedere al dichiarante la giustificazione documentale di ogni spesa sostenuta nell’acquisto di applicazioni informatiche.
Il secondo punto rileva in quanto l’introduzione di applicazione informatiche nel territorio russo può soggiacere alle limitazioni previste per i beni e le tecnologie a duplice uso. Per una corretta definizione delle applicazioni informatiche, si ritiene quindi opportuna la presentazione alle autorità della documentazione tecnica originale, accompagnata dalla traduzione in russo. E altresì consigliabile completare la richiesta per l’espletamento delle formalità doganali con la descrizione dettagliata della destinazione d’uso dell’applicazione destinata all’importazione, specificando nella dichiarazione doganale l’uso civile della stessa.
Infine, prima di introdrurre in Russia applicazioni informatiche, è consigliabile effettuare una verifca presso il registro della proprietà intellettuale, disponibile alla consultazione sul sito del Servizio doganale (http://www.customs.ru/). Va osservato come, nelle ipotesi di introduzione di programmi software registrati nel territorio della Federazione Russa senza il preventivo consenso del titolare dei diritti, le autorità doganale possono procedere al fermo del materiale importando.
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Redazionale
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