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L’analisi delle importazioni relativa al gennaio 2008, seppure non indicativa delle effettive tendenze di mercato, può tuttavia essere utile per valutare la struttura dello stesso e il peso dei vari giocatori in campo, oltre che evidenziare i risultati consolidati del 2007.
L’analisi delle importazioni relativa al gennaio 2008, seppure non indicativa delle effettive tendenze di mercato, può tuttavia essere utile per valutare la struttura dello stesso e il peso dei vari giocatori in campo, oltre che evidenziare i risultati consolidati del 2007.
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Quello trascorso, è stato un anno cotraddistinto da una forte crescita, soprattutto in alcuni segmenti, ma anche da un’evidente irregolarità nelle forniture che, dopo un buon risultato nel periodo gennaio-febbraio, ha condizionato negativamente i due trimestri centrali, per poi registrare un autentico boom di importazioni negli ultimi mesi. Proprio l’esistenza di cospicui stocks dal 2007 ha costituito il principale fattore di calo dell’import nel gennaio 2008. Vediamo ora in dettaglio i distinti segmenti del mercato.
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Importazione di vermut, vini liquorosi e vini aromatizzati in Russia
L’importazioni di vermut e vini liquorosi in Russia ha mostrato, nel 2007, una strabiliante crescita del 60 % rispetto al 2006. Tuttavia, i consumi non hanno conosciuto un aumento altrettanto deciso, confermado in linea di massima i dati del 2006. Questo spiega un crollo del 65 % delle importazioni nel gennaio 2008 rispetto all’analogo periodo del 2007, un crollo imputabile soprattutto alle performance negative dell’import dall’Italia (-67%) e dalla Bulgaria (-70%). Per l’anno 2008 è prevista una crescita non inferiore al 15%.
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Importazione di vini non mossi in Russia
L’importazione di vino i Russia ha conosciuto, nel gennaio 2008, un calo del 30 % rispetto al periodo analogo del 2007. Questo dato, se contestualizzato, non desta particolare preoccupazione: il primo quadrimestre del 2007 è stato caratterizzato da un eccesso di import che ha portato alla creazione di forti stocks. Il dato di gennaio, inoltre, non risente ancora della ripresa delle importazioni dalla Moldavia, dopo l’accordo sull’abolizione dell’embargo raggiunto tra Mosca e Chishinau.
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Per quanto concerna i dati per singoli paesi importatori, la dinamica del gennaio 2008 rispetto al gennaio 2007, e la quota di mercato di vini importati detenuta nel primo mese dell’anno in corso, sono state le seguenti:
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Bulgaria: - 40% importazioni, 30,6% quota mercato
Francia: - 29% importazioni, 18,12% quota mercato
Spagna: - 31% importazioni, 12,4% quota mercato
Germania: + 32% importazioni, 11,2 quota mercato
Italia: - 34% importazioni, 6,9% quota mercato
Chile: - 50% importazioni, 3,94% quota mercato
Argentina: - 50% importazioni, 3,72% quota di mercato.
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I dati in rosso non devono allarmare gli operatori: nei mesi a cavallo del 2006-2007, con l’imposizione dei divieti all’import di vino dalla Georgia e dalla Moldavia nel territorio della Federazione Russa, si verificò un comprensibile shift verso le importazioni dall’Europa e dal Sud America, che ora deve necessariamente compensarsi. Per l’anno 2008, è comunque prevista una crescita del mercato non inferiore al 12% rispetto ai valori del 2007.
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Importazione di champagne e vini spumanti in Russia
L’import di vini spumanti in Russia continua a crescere a ritmi molto sostenuti, tanto che nel gennaio 2008 è stato registrato un aumento del 36,7% rispetto al periodo analogo del 2007 (e di 2,2 volte rispetto al gennaio del 2006). Questi numeri sono tanto più impressionanti, considerata la già ottima performance del 2007, che ha registrato una crescita del 56%. La leadership della produzione italiana nel segmento è indiscussa.
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Importazione di vermut, vini liquorosi e vini aromatizzati in Russia
L’importazioni di vermut e vini liquorosi in Russia ha mostrato, nel 2007, una strabiliante crescita del 60 % rispetto al 2006. Tuttavia, i consumi non hanno conosciuto un aumento altrettanto deciso, confermado in linea di massima i dati del 2006. Questo spiega un crollo del 65 % delle importazioni nel gennaio 2008 rispetto all’analogo periodo del 2007, un crollo imputabile soprattutto alle performance negative dell’import dall’Italia (-67%) e dalla Bulgaria (-70%). Per l’anno 2008 è prevista una crescita non inferiore al 15%.
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Importazione di vini non mossi in Russia
L’importazione di vino i Russia ha conosciuto, nel gennaio 2008, un calo del 30 % rispetto al periodo analogo del 2007. Questo dato, se contestualizzato, non desta particolare preoccupazione: il primo quadrimestre del 2007 è stato caratterizzato da un eccesso di import che ha portato alla creazione di forti stocks. Il dato di gennaio, inoltre, non risente ancora della ripresa delle importazioni dalla Moldavia, dopo l’accordo sull’abolizione dell’embargo raggiunto tra Mosca e Chishinau.
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Per quanto concerna i dati per singoli paesi importatori, la dinamica del gennaio 2008 rispetto al gennaio 2007, e la quota di mercato di vini importati detenuta nel primo mese dell’anno in corso, sono state le seguenti:
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Bulgaria: - 40% importazioni, 30,6% quota mercato
Francia: - 29% importazioni, 18,12% quota mercato
Spagna: - 31% importazioni, 12,4% quota mercato
Germania: + 32% importazioni, 11,2 quota mercato
Italia: - 34% importazioni, 6,9% quota mercato
Chile: - 50% importazioni, 3,94% quota mercato
Argentina: - 50% importazioni, 3,72% quota di mercato.
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I dati in rosso non devono allarmare gli operatori: nei mesi a cavallo del 2006-2007, con l’imposizione dei divieti all’import di vino dalla Georgia e dalla Moldavia nel territorio della Federazione Russa, si verificò un comprensibile shift verso le importazioni dall’Europa e dal Sud America, che ora deve necessariamente compensarsi. Per l’anno 2008, è comunque prevista una crescita del mercato non inferiore al 12% rispetto ai valori del 2007.
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Importazione di champagne e vini spumanti in Russia
L’import di vini spumanti in Russia continua a crescere a ritmi molto sostenuti, tanto che nel gennaio 2008 è stato registrato un aumento del 36,7% rispetto al periodo analogo del 2007 (e di 2,2 volte rispetto al gennaio del 2006). Questi numeri sono tanto più impressionanti, considerata la già ottima performance del 2007, che ha registrato una crescita del 56%. La leadership della produzione italiana nel segmento è indiscussa.
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Per quanto concerna i dati per singoli paesi importatori, la dinamica del gennaio 2008 rispetto al gennaio 2007, e la quota di mercato di vini importati detenuta nel primo mese dell’anno in corso, sono state le seguenti:
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Italia: + 31% importazioni, 57,6% quota mercato
Francia: + 14,3% importazioni, 18,3% quota mercato
Ucraina: + 50% importazioni, 9,6% quota mercato
Ungheria: + 200% importazioni, 4,12% quota mercato
Australia: non presente nel 2007, 3,66% quota mercato.
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Negli ultimi anni, il segmento dei vini spumanti è quello più dinamico del mercato in Russia, e in tutte le fasce di prezzo si assiste a una parziale sostituzione dei vini non mossi con vini spumanti, nonostante sia presente anche una crescita assoluta dei primi. Per l’anno 2008, è prevista un’ulteriore crescita del mercato non inferiore al 30% rispetto ai valori del 2007.
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Importazione di materiale vitivinicolo in Russia
L’impotazione di materiali vitivinicoli in Russia nel gennaio 2008 riflette il periodo di assestamento di questo mercato dopo l’euforia della seconda metà 2006, sempre imputabile al blocco della produzione moldava e georgiana. Nel primo mese del 20087, l’import ha consciuto una contrazione del 45% rispetto all’anolgo periodo del 2007. Tra i paesi esportatori in Russia, mantengono le loro posizioni l’Argentina (31% del mercato), la Spagna (17,5%), l’Uzbekistan (13,2%), mentre è da segnalalare l’interessante performance del Portogallo che nell’arco del solo 2007 ha concquistato il 16,5% del mercato russo. Per l’anno 2008, è prevista una crescita non inferiore al 15% rispetto ai valori del 2007.
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Redazionale www.russiaexport.org, da materiali www.foodmarket.spb.ru, www.alconews.ru, www.napitki.ru, www.profnavigator.ru
Per quanto concerna i dati per singoli paesi importatori, la dinamica del gennaio 2008 rispetto al gennaio 2007, e la quota di mercato di vini importati detenuta nel primo mese dell’anno in corso, sono state le seguenti:
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Italia: + 31% importazioni, 57,6% quota mercato
Francia: + 14,3% importazioni, 18,3% quota mercato
Ucraina: + 50% importazioni, 9,6% quota mercato
Ungheria: + 200% importazioni, 4,12% quota mercato
Australia: non presente nel 2007, 3,66% quota mercato.
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Negli ultimi anni, il segmento dei vini spumanti è quello più dinamico del mercato in Russia, e in tutte le fasce di prezzo si assiste a una parziale sostituzione dei vini non mossi con vini spumanti, nonostante sia presente anche una crescita assoluta dei primi. Per l’anno 2008, è prevista un’ulteriore crescita del mercato non inferiore al 30% rispetto ai valori del 2007.
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Importazione di materiale vitivinicolo in Russia
L’impotazione di materiali vitivinicoli in Russia nel gennaio 2008 riflette il periodo di assestamento di questo mercato dopo l’euforia della seconda metà 2006, sempre imputabile al blocco della produzione moldava e georgiana. Nel primo mese del 20087, l’import ha consciuto una contrazione del 45% rispetto all’anolgo periodo del 2007. Tra i paesi esportatori in Russia, mantengono le loro posizioni l’Argentina (31% del mercato), la Spagna (17,5%), l’Uzbekistan (13,2%), mentre è da segnalalare l’interessante performance del Portogallo che nell’arco del solo 2007 ha concquistato il 16,5% del mercato russo. Per l’anno 2008, è prevista una crescita non inferiore al 15% rispetto ai valori del 2007.
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Redazionale www.russiaexport.org, da materiali www.foodmarket.spb.ru, www.alconews.ru, www.napitki.ru, www.profnavigator.ru
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