giovedì 4 settembre 2008

Aria di crisi per le compagnie aeree russe

Diverse compagnie aeree russe si trovano ad affacciare una crisi di solvibilità, di fronte all’aumento dei costi d’esercizio degli ultimi mesi. La notizia è riportata dalle principali agenzie.

La posizione più drammatica sembra essere quella del consorzio “AirUnion”, che comprende i vettori “Krasair” e “Domoddovskije Avialinii”, entrambe a partecipazione statale, e un pool di compagnie minori. Numerosi voli del network hanno accusato forti ritardi e cancellazioni nelle ultime settimane, con ovvi disagi per i passeggeri, spesso senza alternative al trasporto aereo.

La maggiore compagnia russa, “Aeroflot”, ha cercato di assorbire parte del traffico dell”AirUnion”, ma le sue capacità sono insufficienti, come sembra una soluzione solo temporanea la concessione di un credito statale per l’acquisto di carburante promessa dal premier russo Putin. Intanto, anche altri vettori nazionali, come “Sky Express” e “DalAvia” hanno annunciato cancellazioni e forti ritardi su alcune tratte.

Secondo gli analisti del mercato, la crisi odierna va imputata allo straordinario aumento del costo di cherosene che, sulla scia delle quotazioni del petrolio alle stelle, ha segnato un impressionante + 72 p.c. nei primi otto mesi dell’anno. Ad esso si è accompagnata una notevole crescita dei costi aeroportuali in Russia, cui gli operatori, ancora poco consolidati, non hanno sapute porre contromisure adeguate.

È probabile che nei prossimi mesi si assisterà a un rafforzamento della presenza statale nel settore, e la corporazione di stato “Rostechnologhii” sembra il candidato più gettonato a rilevare i vettori in difficoltà. Prosegue intanto la penetrazione delle compagnie estere nel ricco mercato della Russia, sebbene sia ancora molto prematuro ipotizzare un’apertura dei cieli con l’Europa.

Redazionale, da materiale www.bbcrussian.com

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