
Se tali stime dovessero trovare conferma, il decremento del PIL lettone su base annua sarebbe pari a 4,7%, la peggior performance dall’inizio degli anni novanta, quando Riga iniziava ad uscire dal torpore economico del socialismo sovietico.
Il crollo dell’economia lettone è, in gran parte, imputabile alla crisi dei settori bancario e finanziario, divenuti negli ultimi anni il traino del settore terziario. Scelte economiche più tradizionaliste hanno invece premiato, in tempi di crisi, i due vicini baltici, Estonia e Lituania.
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Redazionale, da materiali www.rosbalt.ru
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