lunedì 30 novembre 2009
XV sessione task force italo-russa per lo sviluppo delle PMI
Presto in Russia vietata pubblicità (per under 12) di merendine e snack
Russia, Bielorussia, Kazakistan - si all'unione doganale
giovedì 26 novembre 2009
Abbigliamento e accessori: aziende ucraine a Milano
Russia - in calo gli IDE nei primi nove mesi del 2009
Menu: Investimenti, Russia, Statistiche
mercoledì 25 novembre 2009
Bielorussia - Berlusconi a Minsk
Russia Export
Menu: Bielorussia, Sistema Italia
Mosca - segnali di ripresa dal mercato degli immobili commerciali
martedì 24 novembre 2009
Russia - collettiva italiana a MOSBUILD 2010 con l'ICE
Russia - arriva Victoria's Secret
lunedì 23 novembre 2009
Mosca: al via la fiera Moscow Mebel 2009
Russia - aggiornamento normativa dazi
Menu: Dazi, Dogane e Diritto, Russia
venerdì 20 novembre 2009
Russia – sgravi fiscali per i produttori di software
Menu: Dati commercio estero, Dazi, Russia
Russia, Ucraina, Kazakistan - dove la casa ha calore e colore
Contenuti
giovedì 19 novembre 2009
Summit Russia - UE
Russia Export, da materiali Regnum
Menu: Russia
Interessi di investimento in Russia
Menu: Investimenti, Russia
mercoledì 18 novembre 2009
Bulgaria - Penny Market amplia la sua rete a 14 punti vendita

L’espansione è iniziata all’inizio del mese. La società ha investito 100 mln EUR finora creando 700 nuovi posti di lavoro. Penny Market prevede di arrivare a 50 punti vendita entro la fine del 2010. Penny Market intende investire 250 mln EUR in 150 negozi in 5 anni creando fino a 4000 posti di lavoro. La società investirà 100 mln EUR entro fine dicembre. Un mese fa, Penny Market ha aperto un centro logistico da 30 mln BGN (15,3 mln EUR) vicino a Sofia e ha informato sui piani per costruire un secondo centro logistico vicino alla città settentrionale di Shumen, che servirà 80 negozi. La società è incentrata su consumatori a basso budget che dominano i mercati dei piccoli e medi insediamenti. Billa, che ha la maggiore rete di vendita al dettaglio in Bulgaria, con 48 negozi, fa parte del gruppo REWE.
Russia Export, da materiali Informest.
Menu: Bulgaria, Distribuzione
Lombardia - contributi per trovare clienti esteri alle aziende
martedì 17 novembre 2009
CamCom Pordenone - voucher per l'internazionalizzazione
Russia - segnali di rafforzamento dal rublo
Menu: Russia, Statistiche
lunedì 16 novembre 2009
Ungheria - nuove opportunità economiche
Mosca e San Pietroburgo più vicine con la TAV russa
venerdì 13 novembre 2009
Gazprom firma l'accordo con l'omologo bulgaro - vantaggi anche per l'Italia

L’accordo prevede la preparazione di un pre-progetto d’investimento e la creazione di una societa’ unica nella quale le due parti avranno una pari partecipazione di capitale. Prima della costituzione di questa societa’, operera’ una task force congiunta, che avra’ come obiettivo la preparazione degli studi di pre-investimento.
L’accordo, che interessa, oltre a Italia, Russia e Bulgaria, anche Grecia e Serbia, prevede un aumento della capacita’ di trasporto del gasdotto, dai 31 mld di metri cubi originariamente previsti a 64 mld di metri cubi. Significa che il gas arrivera’ in Europa senza dover passare dall’Ucraina; si eviteranno cosi’ altre crisi del gas analoghe a quella del gennaio 2009.
Il progetto, che si prevede sara’ ultimato entro il 2015 - prima del progetto Nabucco - partira’ dalle stazioni di compressione “Beregovaja” nel territorio russo, passera’ sotto il Mar Nero (900 km sul fondale marino) fino ad arrivare a Varna. Da li’ South Stream si dividera’ in due tronconi principali: uno andra’ verso nord-ovest per fornire gas a Serbia, Ungheria e Austria, mentre l’altro andra’ verso sud-ovest per fornire gas alla Grecia e all’Italia attraverso la creazione di un ulteriore gasdotto sottomarino nell’Adriatico.
Russia Export, da materiali Portalino - Pianeta Russia by Roberto Rais
Romania - 120 milioni di euro per l'energia rinnovabile

Le risorse stanziate per questa fase del programma ammontano a circa 120 milioni di euro e provengono dalle entrate fiscali dell’imposta per l’inquinamento delle auto. Possono accedere ai finanziamenti, inviando le proposte direttamente alla AFM, le società commerciali che operano nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili.
Obiettivo del programma è lo sfruttamento e la valorizzazione delle nuove fonti di energia (solare, eolica, idroelettrica, geotermica, biomassa, biogas, gas da fermentazione dei rifiuti/fanghi provenienti da impianti di depurazione, energia elettrica e termica), il miglioramento della qualità dell’ambiente, la riduzione delle emissioni di gas e dell’effetto serra, l’utilizzo razionale ed efficiente delle risorse di energia primaria e la conservazione e protezione degli ecosistemi.
Russia export, da materiali ICE (ICE Bucarest per www.balcanionline.it)
mercoledì 11 novembre 2009
Nuovi dazi in Russia
Dott. Sergio Russo
Consulente Camera Di Commercio Italo Russa,Unindustria,Confindustria.
Settore Dogane e Certificazioni Gost
Menu: Dazi, Dogane e Diritto, Russia
martedì 10 novembre 2009
Ucraina - primi segnali di ripresa economica
Il mercato del vino in Russia

Nonostante le bevande alcoliche tradizionali – la vodka e la birra – mantengano una posizione dominante, il consumo di vino è aumentato costantemente negli anni, raggiungendo il valore attuale di 6-7 litri pro-capite annui.
Per la sua posizione geografica, la Russia non può porsi come un grande produttore vitivinicolo e le importazioni soddisfano circa il 55-60% della domanda complessiva di vino. La produzione locale è concentrata nelle regioni meridionali della parte europea della Russia (Stavropol, Rostov, Krasnodar) e dipende in grande parte da materiale importato, di origine soprattutto spagnola e bulgara.
La Francia si conferma come il primo paese esportatore verso la Russia, con una quota di mercato del 21,7%, seguita da Spagna, Italia e Bulgaria. La Georgia e la Moldavia, tradizionalmente i maggiori esportatori di vino verso la Federazione Russa, hanno perduto le proprie posizioni e non detengono più significative quote di mercato.
Il prodotto italiano è ben rappresentato nei segmenti medio-alto e alto dell’offerta, soprattutto grazie alle sinergie con il settore della ristorazione, che ha condotto alla diffusione del vino nostrano prima a Mosca e San Pietroburgo e ora anche nelle regioni. Nella GDO è consolida la presenza di alcuni grandi produttori (Zonin, Antinori), mentre la provenienza geografica premia il Veneto, la Puglia e la Toscana. La qualità percepita del vino italiano in Russia è, in generale, molto elevata, e le importazioni dal nostro paese sono in costante crescita.
La struttura del mercato russo del vino ha conosciuto una notevole evoluzione nelle ultime stagioni. Superata la grande frammentazione degli anni ’90, oggi il mercato attraversa una fase di consolidamento e nel 2007 il numero degli importatori vitivinicoli è passato da oltre 150 a poco più di un centinaio. I principali players sono attivi su tutto il territorio, generalmente supportati nelle regioni da pochi, grandi distributori esclusivi. Il consolidamento del mercato, portando all’aumento del potere contrattuale degli importatori russi, dall’altro lato, costituisce una garanzia della loro solidità finanziaria e operativa.
Una peculiarità del mercato è rappresentato dall’accorciamento della catena del valore: soprattutto nel segmento medio-alto la distribuzione è effettuata attraverso reti gestite direttamente dagli importatori, che sono presenti anche nei fasi della promozione e pubblicizzazione del prodotto. Gli importatori russi partecipano ormai alle manifestazioni fieristiche internazionali più importanti, ma non può essere sottovaluta l’importanza delle fiere organizzate sul territorio, che rappresentano l’opportunità di farsi conoscere anche dai distributori operativi nelle regioni, sempre alla ricerca di nuove proposte.
Invitiamo gli operatori di settore, i produttori e gli esportatori italiani interessati al mercato russo del vino, a consultare gli strumenti informativi dedicati predisposti da RussiaExport:
- “Guida al mercato del vino nella Federazione Russa” – Una completa indagine del mercato del vino in Russia, comprensiva de: l’analisi dell’offerta; la struttura della distribuzione e i principali players; l’esame della documentazione per l’importazione del vino in Russia; le barriere all’entrata; l’analisi della domanda e delle abitudini di consumo; le prospettive del mercato. La pubblicazione, di una lunghezza di circa 50 pagine, è completata con grafici e tabelle esplicative. L’analisi si basa sui dati confermati del 2008 con aggiornamenti su dati 2009 via via disponibili. Al testo sono allegati l’elenco delle principali manifestazioni fieristiche di settore, la lista degli importatori principali e i riferimenti delle risorse cartacee ed elettroniche).
Costo: € 149,00 + IVA 20%.
Spedizione: elettronica, in formato PDF.
- “Documentazione doganale” – Una scheda informativa compatta e funzionale per capire quali adempimenti legali sono previsti dalla normativa locale per l’importazione del vino nel territorio della Federazione Russa. Dalla certificazione GOST, ai dazi doganali – tutti gli elementi indispensabili per gli operatori di settore.
Costo: € 59,00 + IVA 20%
Spedizione: elettronica, in formato PDF
- “Fiere di settore” – Una scheda maneggevole e sempre aggiornata sulle più importanti manifestazioni fieristiche del settore vitivinicolo & alimentare in Russia. La pubblicazione contiene una descrizione degli eventi e tutti i riferimenti per attuare l’iscrizione.
Costo: € 39,00 + IVA 20%
Spedizione: elettronica, in formato PDF
- “Operatori di mercato” – La lista dei principali 10 importatori vitivinicoli della Russia, comprensiva dell’indirizzo, contatti telefonici ed elettronici, sito internet e breve descrizione.
Costo: € 59,00 + IVA%
Spedizione: elettronica, in formato PDF
Per gli operatori di settore e tutti i soggetti interessati, è ora disponibile la ricerca relativa al "Mercato del vino in Ucraina". Per qualsiasi informazione, Vi invitiamo a scriverci all'indirizzo servizi@russiaexport.org
Per acquistare le pubblicazioni settoriali di RussiaExport e per qualsiasi informazione relativa al mercato del vino in Russia, Vi invitiamo a scriverci all’indirizzo servizi@russiaexport.org
lunedì 9 novembre 2009
San Pietroburgo - tecnologia italiana nel futuro del sistema dei trasporti

In particolare, potrebbe essere il gruppo Finmeccanica, che vanta un know how eccezionale nel settore, ad investire in un impianto produttivo nell'area di San Pietroburgo. In palio ci sono il rinnovo del parco tram della "capiale del nord della Russia", e un progetto di costruzione di una linea sopraelevata di metrotramvia leggera.
Russia Export, da materiali Yandex News
Russia: nuovi dazi sul riso e materiali chimici

Il governo ha approvato la RF per i dazi all'importazione pari al 5 per cento per i trimeri e tetrameri di propilene / TN VED codice 2710 11 900 1.
Il governo ha approvato la RF dazi all'importazione temporanei per un periodo di 9 mesi sul riso e derivati (farine e cereali derivati) dagli attuali 0,07 € / kg a 0,12 euro / kg.
Decreto del novembre 2, n. 881 adeguamento alla tariffa doganale RF
Dott. Sergio Russo
Consulente Camera Di Commercio Italo Russa, Unindustria, Confindustria
Settore Dogane e Certificazioni Gost
Menu: Dazi, Dogane e Diritto, Russia
sabato 7 novembre 2009
Russia - nuova zona economica speciale nella regione di Samara

Assieme alla creazione della ZES di Samara, il governo di Mosca introdurrà importanti modifiche alla normativa regolante tali aree a statuto speciale - verrà abbassata la soglia di investimento minimo per l'accesso delle imprese alle ZES (da 10 a 3 milioni di euro), e introdotta la possibilità di stabilire gli impianti produttivi direttamente nelle ZES dedicate allo sviluppo tecnologico.
Russia Export, da materiali Ria Novosti.
Menu: Dogane e Diritto, Investimenti, Russia
venerdì 6 novembre 2009
Eventi - XV sessione task force italo-russa per lo sviluppo delle PMI

I lavori della task force saranno incentrati prevalentemente su: nanotecnologie, meccatronica e metalmeccanica, logistica ed ambiente, attrezzature sportive, legno e tecnologie applicate, collaborazione tra banche e Istituti finanziari e assicurativi, per questo è altamente auspicata la partecipazione di Università, Parchi tecno-scientifici e Centri di ricerca dei due Paesi, incentrata nei settori sopra citati.
Nella scheda di adesione, dovranno essere indicati i temi e i progetti precisi che si intendono trattare, gli obiettivi perseguiti e le controparti russe con cui si vogliono approfondire i contatti, al fine di consentire al co-presidente russo di invitarle ufficialmente in tempo utile per la realizzazione degli incontri richiesti.
Al fine di rendere più efficace il match-making dei progetti da discutere nell’ambito delle tavole Rotonde tematiche, dovrà essere un’ulteriore scheda, relativa alla presentazione di specifici progetti, il cui tempestivo inoltro al Ministero consentirà, con maggiore probabilità, la realizzazione di incontri mirati.
Scadenze: le adesioni vanno presentate entro il 18/11/2009
Informazioni: Direzione Generale, Antonella MARIA, tel.: 06 5993 2536; e-mail: a.maria@mincomes.it; Chiara Gargano: tel.: 06 5993 2622; e-mail: c.gargano@mincomes.it; Roberta Perini: tel.: 06 5993 2564, e-mail: r.perini@mincomes.it; Cristina Giuliani: tel. 06 5993 2561, fax: 06 5993 2635, e-mail: promo4@mincomes.it.
Russia Export, da materiali Informest.
Kazakistan - investimenti nel settore turistico

La commissione per la modernizzazione dell’economia kazaka ha posto una serie di obiettivi all’incontro tenutosi nel sud del Paese il 30 ottobre. Il programma per lo sviluppo turistico prevede i seguenti passi: incentivi fiscali per la costruzione di infrastrutture turistiche, stabilendo fondi per il supporto turistico composto da tariffe turistiche, cluster turistici nazionali lungo la linea di transito di 2.700 km fra l’Europa Occidentale e la Cina Occidentale. La via di trasporto attraversa l’area popolata da 5 milioni di persone. Un cluster turistico potrebbe includere 30 grandi siti infrastrutturali e 8 hotel a 600 km di distanza l’uno dall’altro.
Aumentare il numero di persone impiegate nel settore al 20% è un altro obiettivo. Lo scorso anno il numero di persone impiegate nell’industria turistica è stato del 443.400. Il gruppo di impegni include l’incremento della qualità dell’istruzione per la gestione del turismo, l’aumento di programmi di formazione per il personale e la certificazione UNWTO-TedGuaL per gli istituti turistici.
Russia Export, da materiali Informest
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giovedì 5 novembre 2009
Russia - aumento dazio su apparecchiature
Dott. Sergio Russo
Consulente Camera Di Commercio Italo Russa, Unindustria, Confindustria
Settore Dogane e Certificazioni Gost
Menu: Dazi, Dogane e Diritto, Russia
Russia - peggiora il saldo della bilancia commerciale
mercoledì 4 novembre 2009
Iniziativa centro-europea: Summit economic forum
Bielorussia - aumento dei dazi
Dott. Sergio Russo
Consulente Camera Di Commercio Italo Russa,Unindustria, Confindustria Settore Dogane e Certificazioni Gost
Menu: Bielorussia, Dazi, Dogane e Diritto
martedì 3 novembre 2009
IVA in Romania: forse passerà dal 19% al 21% nel 2010
Menu: Dogane e Diritto, Romania
Uzbekistan - Italia: seminario sulle opportunità d'affari
lunedì 2 novembre 2009
Determinazione del valore doganale della merce in Russia

- Imposizione di dazi;
- Il commercio estero e le statistiche doganali;
- L'applicazione di altre misure di regolamentazione statale sulle relazioni commerciali ed economiche connesse con il costo delle merci, compresa l'esecuzione del controllo del commercio di valuta estera e di regolamenti bancari su di essi, in conformità con la legislazione della Russia. Secondo il codice doganale (art. 322): "base imponibile ai fini del calcolo dei dazi doganali e delle imposte sono il valore in dogana delle merci e (o), la loro quantità.
Il Valore in dogana è utilizzato:
- nel calcolo dei dazi doganali tasse ed altri pagamenti doganali
- per l'impostazione del valore per altri fini doganali compresa l'applicazione di multe e sanzioni per i reati doganali in base alle leggi della Russia
- per la manutenzione delle statistiche doganali.
La procedura per la determinazione del valore in dogana è effettuata in base alla decisione del governo RF del 13.08.2006 n. 500 "Il modo di determinazione del valore in dogana delle merci che attraversano il confine doganale della Russia." Come sopra indicato, il valore in dogana delle merci importate è determinato in conformità con la Legge RF "Tariffa Doganale". Il sistema di determinazione del valore in dogana delle merci si basa sui principi generali di valutazione, accettati dalla prassi internazionale. Va osservato che la determinazione del valore delle merci importate, al fine di calcolare i dazi doganali è una delle più complicate procedure doganali.
Per un tempo lungo, i metodi di valutazione del valore in dogana differivano tra diversi paesi in modo significativo. In alcuni paesi, i dazi all'importazione venivanoi riscossi sul prezzo FOB, negli altri sui prezzi CIF (nel qual caso la tassa è stata aumentata di circa il 5%). I calcoli dei dazi doganali potevano avvenire su un determinato prezzo da parte dell'esportatore quali risultava dai documenti di spedizione ovvero con i prezzi di beni analoghi sul mercato mondiale. Tutto ciò comportava una difficoltà per gli esportatori nel non sapere esattamente quale metodo di determinazione del valore in dogana veniva applicate e, quindi, quale sarà il prezzo finale delle merci vendute, da cui dipende l'efficacia delle operazioni di commercio estero. (Lasciando invariata l'aliquota del dazio all'importazione, ma manipolando il modo di calcolare il valore in dogana può aumentare notevolmente il livello effettivo della protezione tariffaria delle dogane" commento del Dr. Russo Sergio ex funzionario delle dogane Italiane.)
Nel 1950 su iniziativa di un certo numero di Stati dell'Africa occidentale è stata conclusa una concenzione sulla definizione di una metodologia unificata per la determinazione del valore in dogana delle merci (Convenzione di Bruxelles sul valore in dogana). Secondo tale convenzione "il valore in dogana è definito come il prezzo normale a cui le merci possono essere vendute nel paese di destinazione al momento della accettazione della dichiarazione doganale". A tale convenzione aderirono più di 70 stati ad eccezione degli USA e del Canada lasciando irrisolto il problema verso quei due paesi. Nel 1979 alla riunione di Tokyo del GATT si stipulò un accordo detto ""Codice del valore in dogana del GATT" ed a questi standard si è adeguata la legislazione doganale Russa a norma del paragrafo 1 dell'articolo 12 della legge federale "Sulla tariffa doganale comune". Nel 1194 (Marrakech, 15 aprile 1994) viene stipulata una nuova convenzione GATT sul valore in dogana che nel principio non differisce di molto dal testo precedente.
Il testo dell' accordo GATT (Parte 2 dell'art. VII) ha definito il valore in dogana come: "la valutazione delle merci importate ai fini doganali, dovrà essere basato sul valore reale delle merci importate che sono esenti da dazi, o un prodotto simile e non deve essere basato sul valore delle merci di origine nazionale o su arbitrari o fittizi stime. Nello stesso articolo del GATT (Parte 5) vengono sanciti i principi di trasparenza e stabilità delle regole di determinazione del valore in dogana. l' attuazione pratica di questi principi consente agli operatori di "stabilire con ragionevole precisione il valore delle merci in dogana". La norma del valore in dogana del GATT stabilisce quindi come principio di base il valore della transazione commerciale definito come il "prezzo effetivamente pagato per importare le merci " (Il prezzo della transazione andrà quindi ad includere i costi l'acquirente quali costi di licenza, commissioni,provvigioni, le spese di imballaggio, ecc.) ovvero il prezzo effettivamente pagato o da pagare per le merci quando è disponibile nel paese importatore. Da qui l'assoggettamento del valore in dogana ai seguenti requisiti:
- Il prezzo della transazione che non può dipendere da condizioni che influenzano il prezzo, ma le condizioni che determinano le caratteristiche necessarie qualitativa e quantitativa del prodotto stesso;
- Esportatore e importatore non deve essere interdipendenti;
- Tra Esportatore importatore non ci deve essere ritorno, direttamente o indirettamente di parte dei profitti;
- Assenza di normative statali alle restrizioni per l'importazione.
Nel caso in cui la dogana è impossibilitata ad adottare tali regole le autorità si consultano con l'importatore per determinare il valore in dogana sulla base di metodi alternativi (utilizzando la teoria del prezzo delle merci identiche o simili) se anche in questo caso sorge conflitto di vedute si passerà al calcolo del valore in dogana tenendo conto degli elementi principali della determinazione dei prezzi: il costo di produzione, costo delle materie e delle materie prime, dei profitti, ed i costi connessi con l'attuazione delle merci.
Dott. Sergio Russo
Consulente Camera Di Commercio Italo Russa,Unindustria, Confindustria
Settore Dogane e Certificazioni Gost
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