A gennaio-febbraio 2010 il commercio estero della Russia è stato pari a 85,2 miliardi di dollari Usa, cioè il 41% in più rispetto a gennaio-febbraio 2009. L’esportazione è stata pari a 58,5 miliardi (+60,2% rispetto ai primi due mesi del 2009) e l’importazione è stata pari a 26,8 miliardi di dollari, cioè l’11,7% in più rispetto ai primi 2 mesi 2009.
Il saldo della bilancia commerciale è stato quindi pari a +31,7 miliardi di dollari (nel gennaio-febbraio 2009 era stato invece pari a +12,5 miliardi di dollari).
Nel primo bimestre 2010 le esportazioni russe di petrolio greggio sono aumentate del 75,2% e quelle di gas naturale del 73,7 percento.
L’interscambio commerciale con i paesi dell’Unione Europea nei primi 2 mesi del 2010 è aumentato del 52,6% rispetto ai primi 2 mesi del 2009 e costituisce il 53,3% di tutto l’interscambio commerciale russo. All’interno dell’Unione Europea:
l’Olanda ha una incidenza del 10% sul totale interscambio
la Germania 8,3%
l’Italia 6,7%
la Polonia 4,5%
la Francia 3,3%.
La Cina nei primi 2 mesi 2010 ha una incidenza sull’interscambio totale della Russia pari all’8,8%, l’Ucraina del 5,4%, la Turchia del 4,8% e la Bielorussia del 4,3 percento.
Interscambio commerciale con l’Italia
La maggiore incidenza sulle esportazioni italiane in Russia nel 2009 continuano ad averla i prodotti della industria manifatturiera con il 98,5% pari a 6.383 milioni di euro (nel 2008 l’incidenza era del 99,0% ed erano state pari a 10.365 milioni di euro).
Con il 26,9% del totale (1,744 miliardi di euro) al primo posto sono le macchine e apparecchi meccanici. I prodotti della industria tessile e abbigliamento con 1.563 milioni di euro costituiscono il 24,1%.
Terza per valore è la voce mobili con 562,895 milioni di euro e una incidenza dell’8,7%, seguono poi metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, con una incidenza del 7,5%, pari a 488,345 milioni di euro.
Vengono poi gli apparecchi elettrici di precisione con 420,499 milioni di euro e il 6,5% del totale, seguiti da articoli in gomma e materie plastiche con 339,546 milioni di euro e una incidenza del 5,2 percento, e da prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali con 328,785 milioni di euro e una incidenza del 5,1%.
Ottava voce è quella degli alimentari con 268,867 milioni di euro e il 4,1 percento. Da sole queste otto voci coprono l’88,1% dell’esportazione italiana in Russia.
I mezzi di trasporto con 167,629 milioni di euro e una incidenza del 2,6% sono la nona voce, seguita da legno e prodotti in legno, carta e stampa, escluso mobili, con 158,761 milioni di euro e il 2,4% del totale.
Per quanto riguarda le importazioni italiane dalla Russia la voce da sempre maggiore è quella dei minerali energetici (petrolio e derivati, gas naturale, carbone, etc.) con una incidenza del 77,6% nel 2009 (nel 2008 era del 71,2%), seguita dai prodotti dell’attività manifatturiere con il 21,9% (nel 2008 27,7%).
Anche gli investimenti stranieri diretti sono ripartiti, con un +4,4%, dopo un disastroso 2009 che ha registrato -41%.
Russia Export, da materiali Newsmercati - Promos Mosca.
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